Parabola di Lazzaro e il ricco epulone
- Andrea Cataldi
- 10 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 11 gen

La Parabola
C'era una volta un uomo molto ricco, che viveva in una casa lussuosa. Ogni giorno si vestiva di abiti costosi e faceva grandi banchetti, circondato da piaceri e comfort. Ma fuori dalla sua porta c'era un mendicante di nome Lazzaro, che era povero e malato. Lazzaro desiderava almeno un po' di cibo dalle briciole che cadevano dalla tavola del ricco, ma nessuno gli dava nulla. Poi, entrambi morirono.
Lazzaro fu portato in paradiso, in un luogo di pace e felicità, vicino ad Abramo, mentre il ricco finì in un luogo di tormento, dove soffriva in un fuoco. Il ricco, vedendo Lazzaro vicino ad Abramo, gli chiese di mandarlo a portargli un po' d'acqua, per alleviare la sua sofferenza. Ma Abramo gli spiegò che ormai c'era un grande abisso tra loro, e non era possibile attraversarlo. Il ricco allora chiese se Lazzaro potesse andare dai suoi fratelli per avvertirli, ma Abramo rispose che avevano già la possibilità di ascoltare Mosè e i profeti, e che se non ascoltano loro, non ascolterebbero neanche se qualcuno risuscitasse dai morti.
La parabola ci parla di giustizia divina e di come la nostra vita su questa terra influenzi il nostro destino eterno. Il ricco rappresenta chi vive solo per i propri piaceri, senza preoccuparsi degli altri, specialmente dei più poveri e bisognosi. Lazzaro, invece, rappresenta il povero e il sofferente che, pur nella sua miseria, ha una grande ricchezza spirituale, essendo amato da Dio. In questa parabola, Gesù ci insegna che la vera ricchezza non è quella materiale, ma quella spirituale. La vita eterna, che rappresenta il paradiso, è per chi ha vissuto con umiltà, compassione e amore verso il prossimo, come Lazzaro. Il ricco, che si è concentrato solo su se stesso e sui suoi beni, ha vissuto una vita priva di carità e di attenzione verso gli altri, ed è per questo che si trova nel tormento. Da un punto di vista psicologico, la parabola ci parla del materialismo e dell'egoismo che possono portarci a una vita infelice e senza senso. Il ricco ha vissuto nel piacere immediato, senza considerare le emozioni e le necessità degli altri. Questo comportamento può essere visto come un segno di distacco emotivo, dove si ignora la sofferenza altrui. Lazzaro, d'altra parte, è povero e sofferente, ma in qualche modo la sua miseria lo avvicina a una sensibilità spirituale e umana più profonda. Anche psicologicamente, la parabola suggerisce che le difficoltà possono aprirci a una connessione più profonda con gli altri e con la spiritualità. La sofferenza di Lazzaro, pur non essendo desiderabile, gli ha insegnato la compassione e la speranza. Da un punto di vista scientifico, la parabola non parla direttamente di concetti scientifici, ma offre spunti interessanti sulla psicologia sociale e sull'influenza delle risorse materiali sulla felicità e sul comportamento umano. La ricerca mostra che il benessere non è dato solo dal denaro o dal successo materiale, ma dalla solidarietà, dall'aiuto reciproco e dal senso di comunità. Questo è un messaggio che risuona anche nella scienza del comportamento umano: le persone che vivono in modo altruista e compassionevole tendono ad avere una maggiore felicità e soddisfazione, anche quando non sono materialmente ricche.
Cosa Ci Insegna la Parabola?
Amore verso gli altri: La parabola ci invita a guardare gli altri, specialmente chi è in difficoltà. Non dobbiamo vivere solo per noi stessi, ma cercare di aiutare chi è in bisogno.
Responsabilità spirituale: La parabola ci ricorda che abbiamo una responsabilità spirituale, che non dipende dai soldi o dal potere, ma dall'amore e dalla compassione che condividiamo con gli altri.
L'importanza delle scelte: La vita è fatta di scelte. La parabola ci avverte che le nostre azioni e atteggiamenti in questa vita influenzeranno il nostro destino, in un contesto spirituale eterno.
Fonti e Testi
La parabola si trova nel Vangelo di Luca, 16:19-31. Puoi leggere questo passo nel Nuovo Testamento della Bibbia.
Luca 16:19-31 (Testo biblico)
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC, nn. 1033-1037) esplora il tema del giudizio e della vita eterna.
Psicologia positiva e scienze comportamentali: "The Happiness Hypothesis" di Jonathan Haidt e "The Science of Well-Being" di Laurie Santos parlano dei benefici della compassione e dell'altruismo.
Questa parabola ci aiuta a riflettere su come vivere una vita che è veramente significativa e che, al di là delle ricchezze materiali, è costruita sull'amore, sulla compassione e sulla giustizia.
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